I bambini di Colette - La Costruzione del Padiglione
Verso la fine del 2008 Roberto Savio di Roma, fondatore di una grande Agenzia di stampa, internazionale, venne colpito da un grave lutto: la morte prematura a causa di un tumore della adorata moglie Colette. Dopo un periodo di crisi con alcuni mesi di meditazione nel Tibet, decise di onorarne la memoria con la costruzione di un padiglione pediatrico a Tanguiéta, un ospedale retto dall’ordine del Fatebenefratelli, nel nord del Benin, ai confini con il Mali’ e la Burkina Faso.. Colette aveva un rapporto straordinario con i bambini per il suo amore e la sua pazienza. "Il padiglione pediatrico farà sopravvivere il tuo nome al tempo. Così aiuterai alla vita centinaia di bambini condannati dall’essere nati nel posto sbagliato. Saranno i figli che non abbiamo avuto". All’Ospedale di Tanguiéta intanto sono successi due fatti nuovi. E’ stao identificato un integratore alimentarle, l’Epap, prodotto nell’Africa del Sud, un alimento curativo straordinario per i bambini denutriti, permettendo così di aumentare l'efficacia degli interventi. Intanto però per la crisi economica i bambini ricoverati sono passati da 3.000 a 6.000 l'anno. Così per alleggerire la Pediatria è stato raddoppiato il Centro nutrizionale. Con il contributo di Roberto Savio è stato costruito un padiglione per i bambini denutriti, e una sala di riunioni annessa. A perenne ricordo è stata fissata ad una parete in bella vista l’immagine di Colette. Dopo la costruzione Savio ha provveduto con la sorella Carla alla costituzione di una fondazione, che provvede ogni anno 300 .000 pasti ai bambini denutriti in Tanguietà.
Carla Savio e la Costituzione della Onlus - Lettera di Roberto Savio
Carla Savio, prima della sua scomparsa il 12 Marzo del 2018, è stata la forza decisiva per la creazione della Fondazione, Carlo, Fulvia e Colette: i nostri genitori e la mia prima moglie, scomparsa nel 2008: cioè i nostri cari defunti. Carletta aveva lavorato come volontaria un mese nell’ospedale di Tanguietà, nel Benin , uno de più poveri Paesi dell’Africa. Nell’ospedale affluiscono malati da anche altri Paesi limitrofi, e particolarmente triste è vedere migliaia di bambini in stato di denutrizione assoluta, che arrivano portati a piedi dalle loro madri, con gli altri fratellini in condizioni non molto migliori. Carletta donò alla Fondazione i proventi della vendita della sua casa, ed io misi quanto necessario per costituire la fondazione. Nell’ospedale di Tanquietà, gestito dall’ordine dei Fatebenefratelli, e diretto da un instancabile Fra Fiorenzo, brillante chirurgo, avevo intanto costruito un padiglione pediatrico, intitolato a mia moglie Colette. La fondazione dona 300.000 pasti l’anno, e lad una saggia amministrazione ha anche permesso che contribuissimo all’acquisto di una ambulanza, ed un’apparecchiatura per le Tac. I pasti che doniamo, sono prodotti in Africa del Sud, e sono costituiti da una farina di mais, di facile uso, nella quale sono integrati venti vitamine e trenta minerali. L’integratore, chiamato Epap dal chimico sudafricano che lo ha messo a punto, e con 30 euro si rimette un bambino in perfette condizioni. L’Epap non ha né grassi nè zuccheri, che sono calorie vuote per la muscolatura e lo sviluppo. L’integratore in uso si chiama Plumpy, che al contrario fa abbondante uso di grassi e zuccheri. Plumpy è fabbricato in Francia, che lo ha imposto al sistema delle Nazioni Unite. Ma Plumpy, per rimettere a posto un bambino, costa 300 euro..quindi è triste che si salvi un bambino con la stessa somma con cui se ne possono salvare dieci… La fondazione accetta quindi multipli di bambini da salvare. Con 30 euro è uno; con 300 euro è dieci..Con una somma modesta, si salvano vite umane.., purtroppo nel mondo non mancano i soldi: manca la solidarietà…
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