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Un aiuto concreto per i bambini di Taguieta'

Benin: fra Fiorenzo Priuli, 71 anni, medico dell’Ordine Ospedaliero San Giovanni di Dio nell’ospedale Saint Jean de Dieu di Tanguità

«Mentre il mio quarantottesimo anno di missione in questo angolo d’Africa volge al termine, come non rendere grazie al Signore per avermi protetto da tanti pericoli e per avermi donato la gioia di collaborare con Lui nella meravigliosa opera di dare la vita e risollevare esistenze prostrate dal male e dalla sofferenza? Se avessi la possibilità di tornare indietro e chiedere al Signore una grazia per la mia vita non riuscirei a chiedergli tanto quanto Lui mi ha donato. Durante l’anno appena trascorso siamo riusciti a salvare centinaia di vite: vorrei menzionare, in particolare, le decine e decine di donne molto giovani afflitte dalle fistole ostetriche che abbiamo operato. Questa è una malattia orribile che riserva un calvario umiliante: insorge dopo un parto difficile durante il quale la ragazza (che, assecondando la tradizione, partorisce in una capannetta aiutata da un’anziana) ha spinto anche per 6-7 giorni: alla fine, nel dare alla luce il bambino, ormai privo di vita, si verifica il distacco di una parte della vescica. Da quel momento la ragazza vivrà perdendo in continuazione l’urina. Sono migliaia le giovani colpite da questa malattia non solo in Benin ma anche in altri Paesi africani. Conducono una vita di doloroso isolamento: spesso sono ripudiate dai mariti, allontanate dalle famiglie e costrette a vivere ai margini dei villaggi. Quando, dopo l’intervento, guariscono la loro gioia è incontenibile. E molto commovente. Rendo grazie al Signore perché mi ha aiutato a trovare tutto ciò che occorre per compiere queste operazioni rendendo il nostro ospedale un punto di riferimento anche per la cura di questa patologia. Nel corso degli anni molti amici (italiani ma non solo) ci hanno sostenuto permettendo di offrire assistenza qualificata a un numero sempre maggiore di pazienti: nel 1970, quando l’ospedale fu fondato, i posti letto erano 82, oggi sono 415. Ogni anno abbiamo 18.000/20.000 nuovi pazienti (di cui 5.000 bambini, molti dei quali colpiti dalla malnutrizione). Vi sono poi specialisti che, utilizzando giorni di ferie, vengono periodicamente qui dall’Europa e si trattengono diversi giorni per effettuare interventi particolarmente impegnativi e formare lo staff medico locale. Sono profondamente grato al Signore per tutti questi amici che in diversi modi ci hanno aiutato: sono una benedizione. Quando i primi fatebenefratelli giunsero in Benin, erano in tre; divennero poi sette, tutti bianchi. Anno dopo anno, il seme di questo carisma ha portato frutto e oggi abbiamo 59 confratelli africani: è un altro dono grande del Signore, che mi consola e di cui ringrazio».

Per informazioni: onlus@colette-children.org